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Il tempo e la sua misura: la dendrocronologia

Gli alberi per datare gli abitati preistorici

La dendrocronologia è il metodo di datazione più affidabile per datare gli abitati preistorici in area umida, perché si basa sulla misura degli anelli di accrescimento degli alberi.

Dendrocronologia Palù e Lubiana

Visto il buon livello di conservazione del legname da costruzione in questi siti, è possibile determinare infatti l’anno esatto di abbattimento di un albero utilizzato per la costruzione di una capanna o di una palizzata, qualora si sia conservato l’ultimo anello di crescita sotto la corteccia. Nei climi temperati gli alberi maturano formando anelli di crescita concentrici ben distinguibili nella sezione del tronco, ciascuno dei quali corrisponde a un anno di vita dell’albero. Il metodo di datazione si basa sul principio secondo cui ogni anno gli alberi aggiungono un anello in più che registra le variazioni del clima e dell’umidità. Alberi della stessa specie e della stessa età cresciuti in aree con condizioni climatiche simili presentano infatti successioni degli anelli simili. La sequenza degli anelli è come un codice a barre che registra la successione di anni favorevoli o sfavorevoli all’accrescimento degli alberi. Il confronto del campione analizzato con la curva cronologica di riferimento, elaborata dalla sovrapposizione di migliaia di curve di alberi studiati, consente di determinare la sua esatta cronologia.

Nella regione alpina, la curva cronologica di riferimento è quella della quercia che consente di risalire fino all’8480 a.C; la quercia è infatti uno degli alberi più comuni nei territori europei e quello che conserva ben visibili gli anelli di accrescimento. La dendrocronologia ha consentito di datate fino a oggi più di 50.000 elementi lignei delle palafitte preistoriche europee, costituendo così un metodo insostituibile per una precisa datazione delle singole capanne dei villaggi, delle diverse fasi di sviluppo degli abitati e della storia degli insediamenti in area umida.

Al Palù le indagini dendrocronologiche sono state realizzate su 80 campioni lignei prelevati dall’area delle indagini 1992-1994 tra i quali vi sono resti di quercia caducifoglia, nòcciolo, acero e faggio, ma solo della prima essenza è stato possibile ottenere elementi cronologici utili. Sfortunatamente, i dati non hanno consentito di costruire una cronologia generale del sito, ma hanno portato alla creazione di diverse curve locali che indicano l’esistenza di momenti diversi di abbattimento degli alberi per la costruzione delle strutture dell’abitato e di conseguenza la presenza di più fasi costruttive nel villaggio neolitico. Ciascuna di queste serie individua la contemporaneità di gruppi di elementi lignei che corrispondono a una diversa struttura, quale ad esempio un impalcato, un recinto oppure una fila di pali portanti.

Dati dendrocronologia

Particolarmente interessante risulta la relativa vicinanza di Palù alla palude di Lubiana in Slovenia, area nota per i numerosi villaggi palafitticoli databili tra il IV e il III millennio a.C. di cui alcuni offrono una buona serie di datazioni dendrocronologiche. Si sono pertanto sincronizzate alcune curve medie locali ottenute per il Palù e le cronologie elaborate per i siti di Hočevarica e Spodnje Mostišce, attribuibili al IV millennio a.C. Lo studio ha rivelato la parziale contemporaneità del cronologia di Hočevarica con la curva del Palù ricavata dalla serie di pali portanti in quercia al centro dell’area degli scavi 1994 che documenta il limite cronologico recente della vita dell’abitato.

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