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Il mondo delle palafitte: la conservazione dei resti organici

Le informazioni sugli abitati preistorici

Le particolari condizioni di conservazione dei resti organici nei depositi torbosi o imbibiti d’acqua, consentono di trovare materiali in buone condizioni, ottenendo informazioni sulla vita quotidiana degli abitati preistorici molto più complete di quanto nei siti archeologici tradizionali all’asciutto, dove questo tipo di materiali non si preserva quasi mai.

Conservazione resti organici

Col tempo, i materiali organici tendono infatti a scomparire, perché decomposti da funghi, batteri e altri microrganismi. La loro conservazione può quindi avvenire solo quando l’attività degli organismi demolitori non è presente o è molto rallentata.

La condizione ottimale dove comunque i resti organici si conservano, più abbondanti e a lungo, è l’ambiente subacqueo o dove l’acqua è costantemente presente come accade nei depositi che si trovano al di sotto del livello della falda freatica; in questo contesto è infatti la mancanza quasi totale di ossigeno a limitare o impedire l’azione degli organismi demolitori.

I villaggi palafitticoli sono delle fonti inesauribili di informazioni sulla cultura materiale della preistoria. In questo tipo particolare di siti archeologici, la conservazione del legname da costruzione delle abitazioni, di strutture lignee di bonifica e di sistemazione delle sponde o di recinti e palizzate ci aiuta a comprendere la storia, l’evoluzione e l’organizzazione degli antichi villaggi. Inoltre, la preservazione di attrezzi e contenitori in legno, di cesti in vimini, di tessuti o cordame, e di resti di cibo ci procura un formidabile spaccato della vita quotidiana delle popolazioni che vivevano in questi villaggi.
L’eccezionalità dei rinvenimenti richiede naturalmente tecniche particolari di scavo, documentazione adeguata e conoscenze sulla conservazione dei materiali organici specifiche che possono realizzarsi solo in presenza di gruppi di ricerca multidisciplinare, dove studiosi provenienti da settori scientifici diversi collaborano e si confrontano tra loro.

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