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Il Palù di Livenza: dal 2011 nella lista del patrimonio Unesco

Le palafitte preistoriche dell’Arco Alpino

Iscrizione Unesco

Il 27 giugno 2011 costituisce una data importante per i cittadini dei comuni di Caneva e Polcenigo nella Provincia di Pordenone. In occasione della 35° sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO riunito a Parigi, il Palù di Livenza, è stato iscritto nella lista UNESCO dei Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino.

Trattasi di un sito seriale transnazionale che si estende sui territori di sei paesi (Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia) e comprende una selezione di 111 villaggi palafitticoliritenuti i più interessanti tra i circa 1000 siti noti. Il sito è composto dai resti di insediamenti preistorici localizzati sulle rive di laghi o fiumi oppure in torbiere che hanno consentito un’eccellente conservazione dei materiali organici. Per l’Italia si tratta del 47° sito iscritto nella lista dell’UNESCO, mentre per il Friuli Venezia Giulia è il 4° sito dopo Aquileia, Le Dolomiti e Cividale del Friuli.

PatrimonioUnescoMappaL’ammissione nella lista dell’UNESCO ha lo scopo di tutelare i siti archeologici iscritti: essa obbliga gli Stati all’elaborazione dei programmi di gestione, alla sorveglianza e all’intervento attivo per mezzo di strumenti di tutela dei beni culturali iscritti.
L’esperienza insegna che, senza adeguate misure protettive, molti siti palafitticoli preistorici rischiano la distruzione. L’inclusione nella lista fornisce inoltre un marchio di eccellenza che rafforza la consapevolezza della unicità nel mondo dei siti iscritti, costituendo un volano per lo sviluppo del turismo culturale e un’opportunità di far conoscere luoghi, talvolta poco noti alle stesse popolazioni locali.

Le palafitte preistoriche sono un “patrimonio culturale invisibile”: il loro potenziale emerge solo dagli scavi scientifici e dalle analisi minuziose degli innumerevoli resti rinvenuti, a differenza di quanto accade invece per tutti gli altri monumenti che formano il patrimonio dell’UNESCO. L’iscrizione significa un grande sostegno agli sforzi prodigati dai vari Stati dell’arco alpino per conservare tale patrimonio.

I villaggi palafitticoli rappresentano così dei monumenti molto importanti per la comprensione dello sviluppo della più antica civiltà europea, costituendo la testimonianza non solo di un modello particolare di utilizzo del territorio e delle sue risorse, ma soprattutto di forme culturali ben adattate ad ambienti naturali particolari quali sono le aree umide della regione alpina.

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